Laura Grassi, pesarese di 34 anni, nel 2013 decise di sospendere le cure mediche contro la Sla pur di portare avanti una gravidanza.
E’ stato celebrato il funerale di Laura Grassi, la “madre coraggio” morta a 34 anni a causa della Sla dopo aver sospeso le cure mediche per mettere al mondo la figlia Alessia. Anche papa Francesco inviò alla donna uno speciale abbraccio, mentre Monsignor Coccia, vescovo di Pesaro, ha dichiarato che “Laura ha testimoniato la sua fede in maniera cristallina”. Appena un paio di settimane fa – era il 21 aprile – la marchigiana ha festeggiato il quarto anniversario di matrimonio insieme al marito Ugo Morganti e alla piccola Alessia, la figlia che oggi ha tre anni. Laura Grassi è deceduta il giorno seguente, ad appena 34 anni, dopo una lunga battaglia combattuta contro la sclerosi laterale amiotrofica.
La storia di questa donna di 34 anni aveva fatto il giro d’Italia quando tre anni fa si venne a sapere che decise di portare a termine la gravidanza malgrado i medici le avessero consigliato di abortire a causa della Sla. Ciononostante Laura decise di sospendere le cure mediche, mettendo al mondo la figlia ma compromettendo ulteriormente le sue già precarie condizioni di salute. Ieri il quotidiano Avvenire ha ricostruito la vicenda nelle sue fasi più delicate, ricordando che nel 2013 anche Papa Francesco si era interessato a Laura, incontrandola in piazza San Pietro anche grazie all’Unitalsi.
Toccante il racconto del marito Ugo: “Ha combattuto contro la malattia con grande dignità preparando me e Alessia al momento del distacco e lasciandoci tutte le indicazioni per il dopo. Anche per il funerale ha pensato lei a tutto, scegliendo le letture e facendo in modo che a tutte le sue amiche venisse regalata una rosa bianca. Il suo più grande insegnamento che sono certo rimarrà di lei è il rispetto per il sacramento del matrimonio e per la vita”.